lunedì 24 giugno 2019

No al divieto assoluto di accesso dei cani nelle spiagge libere


Il Tar del Lazio, I^ sezione, con la sentenza n. 176/2019 ha stabilito che i Comuni non possono vietare in senso assoluto l'accesso dei cani nelle spiagge libere. 
Occorrono rimedi alternativi che non comprimano la libertà dei proprietari, prevedendo o limitazioni orarie oppure stabilendo l'accesso in aree determinate e il divieto in altre.

La decisione è stata presa accogliendo il  ricorso di una Onlus contro l'ordinanza del Comune di Latina, nella parte in cui aveva vietato ai conduttori di animali di poter accedere alle spiagge del litorale durante la stagione balneare. 
Tale ordinanza è stata ritenuta illegittima per difetto di motivazione, oltre che per violazione del principio di proporzionalità, avendo vietato in maniera assoluta l'ingresso agli animali sulle spiagge destinate alla libera balneazione.  L'amministrazione avrebbe dovuto, invece, valutare la possibilità di perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell'igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge, ad esempio valutando se limitare l'accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all'accesso degli animali, con l'individuazione delle aree viceversa interdette al loro accesso.


Come già affermato dalla giurisprudenza "la scelta di vietare l'ingresso agli animali sulle spiagge destinate alla libera balneazione, risulta irragionevole ed illogica, oltre che irrazionale e sproporzionata, anche alla luce delle viste indicazioni regionali che attribuiscono ai comuni il potere di individuare, in sede di predisposizione del PUA, tratti di arenile da destinare all'accoglienza degli animali da compagnia. In particolare come ha avuto modo di precisare la giurisprudenza in vicende del tutto similari, l'amministrazione avrebbe dovuto valutare la possibilità di perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell'igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge, ad esempio valutando se limitare l'accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all'accesso degli animali, con l'individuazione delle aree viceversa interdette al loro accesso" (Tar Calabria, Sez. Reggio Calabria, sent. n. 225/2014).